Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di zucchero nel sangue e dovuta ad un’alterata quantità o funzione dell’insulina. Quando assumiamo alimenti, essi vengono scomposti in glucosio (zucchero) che viene utilizzato dal nostro corpo per regolare il metabolismo e produrre energia. Durante la digestione, il glucosio si sposta nell’organismo attraverso il sangue, fornendo nutrimento alle cellule. Per potere trasferire il glucosio nelle cellule l’organismo ha bisogno dell’insulina, un ormone che viene prodotto dal pancreas e diffuso poi nel flusso ematico. Nel diabete il funzionamento del pancreas è alterato e ciò comporta una mancanza di insulina che rende impossibile l’impiego del glucosio che genera, da un lato, il suo accumulo nel sangue (iperglicemia) e, dall’altro, la sua eliminazione attraverso le urine (glicosuria).

Nel tempo questa patologia, se non compensata nel modo corretto, può provocare anche gravi complicanze a carico di cuore, vasi sanguigni, occhi, reni e nervi.

Ci sono diversi tipi di diabete, ma tra i più conosciuti abbiamo:

  • Diabete di tipo 1
  • Diabete di tipo 2
  • Diabete gestazionale

DIABETE DI TIPO 1

È una patologia autoimmune che colpisce prevalentemente bambini e adolescenti ma non solo. La reazione immunitaria è diretta contro l’organismo stesso. In questi casi, infatti, il pancreas non produce insulina perché l’organismo distrugge le beta cellule che la producono. È quindi necessario che l’insulina venga iniettata dall’esterno quotidianamente e per tutta la vita. Ad oggi la causa del diabete tipo 1 è sconosciuta, ma caratteristica è la presenza nel sangue di anticorpi diretti contro le cellule che producono insulina. I sintomi della malattia compaiono improvvisamente: stanchezza, aumento della sete, aumento della diuresi, aumento della fame con perdita di peso, malessere, difficoltà visiva, alito acetonico.

DIABETE DI TIPO 2

È la forma più comune di diabete, rappresenta circa il 90% dei casi e si manifesta generalmente dopo i 40 anni. La differenza tra diabete di tipo 1 e tipo 2 risiede nel fatto che nel secondo caso il pancreas non produce una quantità sufficiente di insulina o l’organismo non è in grado di utilizzarla in modo corretto. Il diabete di tipo 2 è causato dal concorso di più fattori, sia genetici che ambientali. Riguardo alla familiarità, circa il 40% dei diabetici di tipo 2 ha parenti di primo grado (genitori o fratelli) affetti dalla stessa malattia. Di norma questa malattia non viene diagnosticata per anni in quanto i sintomi si sviluppano gradualmente.

Tra le cause principali ci sono: sovrappeso, sedentarietà, scorretta alimentazione e predisposizione genetica.

I medici possono aiutare a prevenire l’insorgenza della malattia delineando per i soggetti a rischio uno stile di vita adeguato, stabilendo una corretta dieta supportata da un costante esercizio fisico, e associata alla perdita di peso. Nel caso fosse già stato diagnosticato il diabete di tipo 2 e non bastasse seguire uno stile di vita corretto e moderato, esistono diverse cure farmacologiche personalizzate.

DIABETE GESTAZIONALE

È una patologia che colpisce soltanto le donne in “dolce attesa”. Questo dipo di diabete, nella maggior parte dei casi, si risolve non molto tempo dopo il parto.

Di norma tra la 24esima e la 28esima settimana di gravidanza i medici prescrivono esami del sangue per la maggior parte delle donne che potrebbero essere soggette a diabete gestazionale al fine di monitorare la “curva glicemica”.

Per la particolare condizione della donna i valori di glicemia devono essere, di norma, più bassi rispetto alle donne non in stato di gravidanza.

La maggior parte delle donne affette da diabete gestazionale mette al mondo figli sani controllando regolarmente la glicemia, seguendo una dieta sana accompagnata da regolare esercizio fisico che consente così di mantenere il peso forma. In alcuni casi questi accorgimenti non bastano ed è necessario ricorrere all’assunzione di insulina per gestire la malattia.

Il diabete gestazionale coinvolge circa il 15-20% delle donne in gravidanze e può essere favorito da alcuni fattori di rischio: familiarità di primo grado per diabete, sovrappeso/obesità, alterata glicemia a digiuno, pregresso diabete gestazionale, pregressa macrosomia fetale, ipertensione arteriosa, colesterolo e trigliceridi elevati, vita sedentaria, età superiore ai 35 anni.

Alcune FAKES NEWS sul Diabete

1: Lo zucchero causa il diabete

Il diabete è una condizione complessa legata a disfunzioni nella produzione o sensibilità all’insulina, l’ormone che regola i livelli di zucchero nel sangue. Contrariamente al mito diffuso, il consumo di zucchero non è direttamente ed esclusivamente responsabile dello sviluppo della patologia diabetica.

Tuttavia, l’eccessivo consumo di grassi saturi e zuccheri semplici, presenti in dolci e bevande, può favorire il sovrappeso, che a sua volta può portare all’insulino-resistenza e al diabete di tipo 2.

2: Chi ha il diabete non può consumare carboidrati

Questo è uno dei miti più diffusi sul diabete. È essenziale che le persone con diabete includano nella loro dieta carboidrati complessi, fino a circa il 45-60% delle calorie totali giornaliere, come pane integrale, pasta e legumi.

3: I diabetici dovrebbero evitare la frutta

Un altro dei falsi miti più diffusi è che le persone con diabete dovrebbero evitare di consumare frutta. In realtà, la frutta deve essere inclusa nella dieta di qualsiasi persona, preferibilmente con due porzioni giornaliere, lontane dai pasti.